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Il Retablo delle Immagini, un meraviglioso polittico del XVII secolo

 

 

Il Retablo delle Immagini è uno spettacolare polittico conservato oggi nella Chiesa di San Sebastiano.

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Nei tempi passati lo troviamo denominato come Retablo della Madonna del Rimedio e, nonostante oggi sia conosciuto come il Retablo delle Immagini, la sua denominazione corretta è Retablo della Madonna delle Rose.

Sino al 1957 l’opera, insieme a altri arredi, era collocata nella chiesa romanica di San Pietro delle Immagini, ma dopo i lavori di restauro del 1998 venne spostato nella parrocchia dedicata a San Sebastiano, perché meno soggetta a muffe che potevano nuovamente deteriorare il Retablo.

 

Il Retablo delle Immagini, o della Madonna delle Rose, è composto da 6 pannelli disposti in forma quasi simmetrica:

due a sinistra, due più grandi al centro e due a destra.

 

Come di può ammirare durante la visita guidata della parrocchia, è un’opera di buona fattura di scuola spagnola che alcuni studiosi fanno risalire al 1600.

Osservando attentamente il Retablo delle Immagini, sembra tagliato alla base e per questo si immagina che facesse parte di una struttura più grande.

 

Il Retablo della Madonna delle Rose è composto da sei pannelli:

 

- Il dipinto che da il nome al Retablo, posto al centro e forse di datazione meno recente, rappresenta la

  Madonna con il Bambino

Nel palmo della mano sinistra, infatti, la Madonna tiene un bocciolo di rosa che porge al Bambinello. Nella tavola è presente anche un aquilotto, tra le mani di Gesù, simbolo di San Giovanni Evangelista.

Lo sfondo, semplice e di tinte scure, lascia intravedere il semplice trono, forse ligneo, su cui siedono i protagonisti.

Questa raffigurazione, tipica dei dipinti di quel periodo, la ritroviamo anche nella Pala d’altare del maestro di Castelsardo (XVI sec.) e nel retablo di Tuili

 

- Nel pannello sopra, troviamo la raffigurazione della Crocifissione che si staglia a tre quarti, in uno sfondo purpureo dove è possibile ammirare le regole della Compagnia di Gesù: Il Sole e la Luna.

Ai piedi della croce, su un inginocchiatoio di velluto rosso e in un atteggiamento di preghiera, si riconosce San Francesco Borgia, generale della Compagnia di Gesù.

 

 

Nelle altre tavole si riconoscono:

 

- Santa Maria Maddalena: Inserita all’interno di un paesaggio montagnoso dove, in lontananza, si osserva la scena

  della Crocifissione e ai piedi un vaso in alabastro.

 

- Cristo Redentore: regge il globo con la mano destra. Da notare la pavimentazione che ricorda le losanghe dello stemma

  dei re di Aragona.

 

- Santa Barbara: l’iconografia cristiana, come in questo retablo, la rappresenta con la torre, che secondo la tradizione è

  stata fatta costruire dal padre per proteggere la sua bellezza, e con una palma del martirio dorata.

 

- San Giacomo: raffigurato con il bordone da pellegrino e il cappello spiovente sulle spalle. Sul lato destro, invece, è dipinto

  San Francesco Saverio in cotta, stola e il tricorno sulla testa.

  Come nel dipinto di Cristo redentore, la pavimentazione dipinta ricorda le losanghe dello stemma dei re di Aragona.

 

Secondo gli studi del parroco di Bulzi canonico Giuseppe Maria Salis, i santi rappresentati nel retablo sono quelli titolari delle chiese di Santa Maria Maddalena, vicino Viddalba, oggi distrutta; di San Salvatore (il Redentore) della parrocchia oggi scomparsa di Monte Fulcatu a Sedini di cui però esistono i ruderi della chiesetta; Santa Barbara, una chiesetta tra Bulzi e Sedini, della parrocchia di Speluncas; infine San Giacomo, titolare della chiesa ai confini dell’abitato di Sedini.

 

Questo confermerebbe l’ipotesi secondo cui il Retablo delle Immagini fosse oggetto di grande venerazione da parte dei fedeli provenienti dai paesi vicini dell’Anglona.